SUCCESSIONE E TESTAMENTO – Pianifica il Futuro con Serenità e Sicurezza
A cura di Mattia Cappello, Responsabile MDC MONZA
Parlare di successione e testamento non è mai semplice. Spesso lo si evita, come se pianificare il futuro dopo la propria morte fosse un gesto di pessimismo. Eppure, è proprio il contrario: redigere un testamento è un atto di responsabilità, di cura verso i propri cari e di chiarezza che può prevenire conflitti, incertezze e lunghe battaglie legali.
Una pianificazione successoria consapevole può ridurre l’impatto delle imposte di successione e facilitare il passaggio generazionale di patrimoni o imprese.
In Italia, il testamento è uno strumento giuridico regolato dal Codice Civile, che consente a ciascuno di decidere come distribuire i propri beni, tutelare soggetti fragili e persino nominare una persona di fiducia per vigilare sull’esecuzione delle proprie volontà.
Pensarci oggi significa proteggere il domani.
La successione è il passaggio del patrimonio di una persona deceduta ai suoi eredi. Può avvenire in due modi: successione legittima (senza testamento) o successione testamentaria (con testamento).
Qui di seguito alcune brevi informazioni utili per orientarsi nel tema della successione.
Successione legittima: quando manca il testamento
Se il defunto non ha lasciato disposizioni testamentarie, si applica la successione legittima (artt. 565–586 c.c.). La legge stabilisce una gerarchia tra gli eredi:
- Coniuge e figli: sono i primi chiamati.
- In assenza di figli, subentrano genitori, fratelli, sorelle e altri parenti fino al sesto grado.
- Se non ci sono parenti, l’eredità va allo Stato (art. 586 c.c.).
Esempio: Se Giovanni muore senza testamento, lasciando moglie e due figli, la moglie riceve 1/3 e i figli 2/3 divisi in parti uguali (art. 581 c.c.).
Eredi legittimari: chi non può essere escluso
Il Codice Civile tutela alcuni soggetti, detti legittimari (art. 536 c.c.), che hanno diritto a una quota dell’eredità anche contro la volontà del testatore:
- Coniuge
- Figli
- Ascendenti (genitori)
Questi soggetti possono agire in giudizio per ottenere la riduzione delle disposizioni testamentarie che ledono la loro quota (art. 554 c.c.).
Esempio: Se Maria lascia tutto al suo vicino di casa, ma ha un figlio, quest’ultimo può impugnare il testamento per ottenere la sua legittima.
Il testamento: come e perché farlo
Il testamento è un documento con cui una persona decide a chi lasciare i propri beni dopo la morte. Se ci sono eredi previsti dalla legge (come figli, coniuge, genitori), una parte del patrimonio è riservata a loro e non può essere liberamente assegnata. Se invece non ci sono eredi legittimi a cui spetta di diritto una quota ereditaria, la persona può lasciare tutto il patrimonio a chi vuole: amici, enti, associazioni, anche per il 100%.
Esistono tre forme principali:
- Olografo (art. 602 c.c.): scritto a mano, datato e firmato.
- Pubblico (art. 603 c.c.): redatto da un notaio alla presenza di testimoni.
- Segreto (art. 604 c.c.): consegnato al notaio in busta chiusa.
Esempio di testamento olografo:
“Milano, 12 agosto 2025
Io Giovanni Rossi, nato a Milano il 10 gennaio 1930, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, dispongo con il presente testamento quanto segue:
Nomino Luca Rossi erede universale di tutti i miei beni mobili e immobili, diritti e obblighi. Revoco ogni mio precedente testamento.
Firma: Giovanni Rossi”
Il legato: donare un bene specifico
Nel testamento si può disporre un legato (art. 649 c.c.), cioè l’attribuzione di un bene determinato a una persona.
Esempio: “Lascio la mia collezione di libri antichi al mio amico Paolo.”
Il legatario non è un erede, ma riceve solo ciò che gli è stato specificamente assegnato.
Curatore testamentario il garante delle volontà
Il curatore testamentario (non previsto espressamente dal Codice Civile, ma ammesso dalla prassi) è una figura che può essere nominata nel testamento per vigilare sull’esecuzione delle disposizioni. È utile in presenza di minori, beni complessi o volontà articolate.
La pubblicazione del testamento
Quando una persona muore lasciando un testamento olografo, chi lo trova deve portarlo da un notaio per renderlo ufficiale. Il notaio redige un verbale di pubblicazione, lo registra e lo comunica al tribunale. Questo passaggio è necessario per far valere le volontà del defunto e permettere agli eredi di agire.
Attenzione: senza pubblicazione, il testamento non ha effetti legali.
Trust: uno strumento moderno per proteggere il patrimonio
Il trust è un istituto di origine anglosassone, sempre più utilizzato anche in Italia, per gestire beni in modo flessibile. Il disponente trasferisce beni a un trustee, che li amministra per il beneficio di uno o più beneficiari.
Esempio: Un genitore può istituire un trust per garantire un reddito mensile al figlio disabile, affidando la gestione a un professionista.
La pianificazione successoria è un atto di responsabilità. Redigere un testamento chiaro e conoscere i propri diritti può evitare conflitti e tutelare i propri cari. Vuoi che ti aiuti a scrivere un testamento conforme alla legge?
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