Domanda di Alberto da Abbiategrasso: ho ricevuto una fattura di conguaglio dal mio vecchio fornitore di energia elettrica mercato tutelato con il quale mi si chiede di pagare per il periodo 2021-2024 oltre euro 760,00 avendo precedentemente emesso fatture su consumi stimati e non effettivi. Sono un pensionato con invalidità che percepisce un assegno mensile di euro 600,00 circa, che posso fare? 

Risposta: Caro Alberto, premesso che le forniture di energia a partire dalla Legge 24 agosto 2017 n. 124 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” ha visto la fine della dicotomia tra mercato libero e mercato tutelato prevedendo che a partire dal 1° luglio 2024, chi non conclude un contratto con il mercato libero, automaticamente effettuerà il passaggio nel mercato a tutele graduali.

Il passaggio a nuovo fornitore con emissione di fattura di conguaglio, pertanto, caro Alberto è regolare.

Nel merito delle richieste di pagamento di consumi a partire dal 2021 sino al 2024 occorre specificare che la Legge di Bilancio 2018, in combinato disposto con la successiva Legge di Bilancio 2020 art. 1, comma 295 ha previsto una prescrizione del credito da consumi di energia biennale.

Su questo punto ti consigliamo di contestare i consumi fatturati per quanto riguarda l’anno 2021, in quanto prescritto.

In merito alla tua posizione di pensionato invalido con assegno mensile di pensione minima, ci teniamo a dirti che lo Stato ha previsto per tutte quelle famiglie che hanno un reddito basso cd. disagio economico (requisiti pre determinati secondo le delibere Arera) oppure hanno gravi condizioni di salute cd. disagio fisico, possono accedere al Bonus sociale previsto per le utenze luce, gas e idrico come mezzo di lotta alla povertà (https://www.arera.it/consumatori/bonus-sociale).

Alberto non è stato l’unico cittadino a rivolgersi al Movimento Difesa del Cittadino, ma il suo caso lo abbiamo inserito nella Rubrica “Un caso per tutti”. Di seguito si riportano le problematiche più ricorrenti sul tema energia.  

Decalogo della casistica più frequente

  1. Prescrizione breve del credito (l’azienda non può richiedere crediti anteriori a due anni);
  2. Fatturazione troppo elevata rispetto alla media delle bollette (fatture di conguaglio consumo presunto e non effettivo);
  3. Attivazione contratto non richiesto;
  4. Attivazione fornitura di Default su una presunta morosità;
  5. Sostituzione contatore illeggibile;
  6. Mancata risposta al reclamo;
  7. Mancata o ritardo nella voltura;
  8. Aumento o diminuzione dei KWh impiegati;
  9. Voltura mortis causa;
  10. Bonus sociale condizioni e quantificazione.

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